Il tendine d’Achille è una combinazione di tendini dei muscoli soleo e gastrocnemio e connette questi muscoli alla parte posteriore del calcagno. La tendinopatia inserzionale dell’achilleo (IAT) è una patologia dolorosa, acuta o cronica, del tendine di Achille, che colpisce il punto in cui si attacca al calcagno.  Sono stati usati vari termini per descrivere questa patologia, fra cui tendinosi, tendinite e peritendinite.

 

La diagnosi si basa sulle caratteristiche cliniche della patologia e il punto in cui si presenta il dolore è un importante fattore discriminante. Il punto di massimo dolore nella tendinopatia inserzionale dell’achilleo si trova nel punto in cui si uniscono il tendine e l’osso, mentre nel caso di tendinopatia non inserzionale dell’achilleo, il punto di massimo dolore si trova a 2-6 cm in posizione prossimale rispetto al punto di attacco del tendine. I sintomi possono essere esacerbati correndo su superfici rigide e salendo le scale.

La causa della tendinopatia inserzionale dell’achilleo è probabilmente multifattoriale e può includere l’avanzare dell’età, l’obesità, l’ipertensione, il diabete, l’iperpronazione e l’uso di steroidi, per fare qualche esempio. In particolare, negli atleti la comparsa della tendinopatia inserzionale dell’achilleo può anche essere influenzata da cattive abitudini di allenamento, fra cui un allenamento eccessivo, su superfici rigide o inclinate e cambi repentini nel programma.

È stato ipotizzato che la guarigione delle lesioni del tendine d’Achille dovute a un utilizzo eccessivo comporti la penetrazione di piccoli vasi sanguigni nel tendine, che velocizzano la guarigione grazie al maggior afflusso di sangue.

I podisti rappresentano il più ampio gruppo di pazienti affetti da dolore cronico al tendine d’Achille.  L’incidenza annuale di tendinopatia inserzionale dell’achilleo fra gli atleti è di circa l’8%. Ma gli stessi problemi sono riscontrati da persone con tutti i livelli di attività e di tutte le fasce d’età.

Il trattamento della tendinopatia inserzionale dell’achilleo dovrebbe iniziare con modalità di trattamento conservativo, che prevedono riposo, ghiaccio, fisioterapia, stretching (carico eccentrico), esercizio, rialzi del tallone e farmaci antinfiammatori non steroidei.  I pazienti che non rispondono al trattamento conservativo dovrebbero  essere sottoposti a trattamento a onde d’urto radiali (RSWT). Si dovrebbe valutare la chirurgia per le forme refrattarie di tendinopatia inserzionale dell’achilleo.  Per prevenire le recidive sono necessarie adeguate abitudini di allenamento, è necessario indossare scarpe con tacco basso e fare esercizi eccentrici di rafforzamento.